“Oggi ho personalmente consegnato al Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, una lettera da cittadina bresciana e da assessore regionale all’Urbanistica per ricordargli che le promesse si mantengono e che la statua ‘Era Fascista’, nota ai bresciani come il ‘Bigio’, deve ritornare nella sua collocazione naturale di Piazza Vittoria al termine della mostra dedicata allo scultore Mimmo Paladino”. Lo afferma (secondo quanto riportato dal quotidiano BsNews.it) Viviana Beccalossi, dirigente di Fratelli d’Italia, rivolgendosi al Ministro Dario Franceschini a cui ha consegnato oggi a Brescia una lettera-appello sulla statua di Arturo Dazzi, rimossa nel 1945 dalla piazza centrale della città lombarda.
“Tutti, in città – prosegue Viviana Beccalossi – conoscono la storia e le polemiche attorno alla statua, rimossa dalla piazza nel 1945 e per anni abbandonata nell’incuria prima di essere restaurata nel 2012 in vista di una generale riqualificazione della piazza”.
L’assessore Beccalossi, nel suo messaggio al Ministro Franceschini, fa riferimento alla risposta ricevuta nell’ottobre 2016 dal Soprintendente di Brescia, architetto Stolfi che, prendendo atto della provvisorietà della collocazione di un’opera di Mimmo Paladino (“dai 6 mesi a un anno”), esprimeva che “…la posizione della Soprintendenza di Brescia non è in alcun modo cambiata rispetto alle determinazioni già prese nel 2008 e riconfermate con l’approvazione del più generale progetto di sistemazione della piazza del 1/8/2012”.
“E’ arrivato il momento – conclude Viviana Beccalossi – di compiere il passo decisivo per rimettere al suo posto quello che, con buona pace dei benpensanti, rimane un pezzo di storia e di architettura di Brescia, mettendo fine a un dibattito che si trascina da troppo tempo. Ci vorrebbe il coraggio di mettere da parte posizioni ‘talebane’ e oscurantiste e quindi far tornare il Bigio a casa sua”.